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Tipografia Soliani

(in Modena, 1646-1870)

Bartolomeo Soliani avvia negli anni ’20 del Seicento la sua attività di libraio in Piazza
Grande a Modena. Dal 1646 apre la stamperia. Fino alla fine del secolo lui, il figlio Viviano
e il nipote che porta il suo stesso nome, Bartolomeo II, sono in lotta con i Cassiani per
affermarsi come i tipografi principali della città. Ma già a partire dal 1660 Bartolomeo si
fregia del titolo di «stampator ducale», stampa cioè tutti gli atti ufficiali estensi: gride,
bandi, regolamenti, tariffe per le dogane etc. Rapporto privilegiato iniziato forse con il
grande sforzo fatto da Bartolomeo per la pubblicazione dell’Idea de un prencipe et eroe
christiano in Francesco I. d'Este
(1659).
I Soliani naturalmente pubblicano autori locali, da Vedriani a Tassoni. Si dedicano al
settore dell’educazione (abecedari, abachi, grammatiche) e a quello dell’intrattenimento
popolare. Il loro nome è legato anche alla produzione e vendita di stampe, fogli sciolti dove
l’illustrazione era l’elemento principale: immagini devozionali, carte da gioco etc.
Qui ci si limita a dare qualche esempio della loro attività come tipografi nell’ambito giuridico e statutario:

- gli Statuti di Correggio del 1675;

- Degli statuti, e regolamenti del grande spedale degl'infermi di Modena, stampato nel 1759;

- il Regolamento del Supremo Consiglio di Giustizia estense, stampato probabilmente nel 1769.

Ma si vuole sottolineare il ruolo che hanno finito per avere di memoria storica della stampa a Modena.

Nella loro raccolta di matrici xilografiche (il Fondo Soliani ora alle Gallerie
Estensi di Modena), confluiscono materiali di tipografie precedenti: Niccoli, Gadaldini, Cassiani.

Questi stampatori, a loro volta, fra XVI e XVII secolo, avevano raccolto legni provenienti da
stamperie di altre città, Venezia prima di tutto - ma anche Ferrara. Come i Gadaldini incamerano e riutilizzano matrici che erano state di Niccoli, lo stesso fanno i Cassiani con quelle appartenute ai Gadaldini. Una parte significativa di questo materiale confluisce nella raccolta Soliani.
 

Il tema del passaggio delle matrici xilografiche fra stampatori anche di città diverse è sviluppato nel focus Matrici xilografiche tra Venezia, Ferrara e Modena.

AL, LM

 

Per approfondire

Maria Goldoni, 'Legni Soliani' o 'legni Cassiani'?, «Studi di Memofonte», n. speciale 2017, pp. 55-89

Maria Goldoni, Matrici lignee dell'officina di Francesco Marcolini, in Pietro Aretino e l'arte nel Rinascimento, a cura di Anna Bisceglia, Matteo Ceriana, Paolo Procaccioli, Firenze-Milano, Giunti; [Firenze], Firenze musei, Le gallerie degli Uffizi, 2019, pp. 124 e 167-169

Lavori preparatori per gli Annali della tipografia Soliani, a cura di Ernesto Milano, Modena, Mucchi, 1986

I legni incisi della Galleria Estense: quattro secoli di stampa nell'Italia settentrionale, a cura della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici per le province di Modena e Reggio Emilia, Modena, Mucchi, 1986

Giorgio Montecchi, Aziende tipografiche, stampatori e librai a Modena dal Quattrocento al Settecento, Modena, Mucchi, 1988

Soliani eredi, Incisioni in legno esistenti nella Reale Tipografia degli Eredi Soliani, Modena, 1828

 

 

Nelle biblioteche

Stemma sul frontespizio dell’edizione del Regolamento ed istruzioni pel Supremo Consiglio di Giustizia, Modena, eredi di Bartolomeo Soliani, 1769.