La Matricola nello Statuto dei Giuristi
Un ‘allegato’ allo Statuto: la matricola del Collegio dei Giuristi
All’interno dello Statuto, e sua parte integrante, vi è la matricola del Collegio dei Giuristi. Si tratta dell’elenco nominativo di coloro che compongono il Collegio e che hanno pieno titolo all’esaminare e al conferire titoli accademici.
Qui a fianco si vede la rubrica De doctoribus colegii ferrariensis nella quale viene definita la composizione; sul margine la glossa permette di rintracciare velocemente l'informazione: De numerariis qui sunt 14 (c. 1v).
Il Collegio, infatti, è articolato in 14 Numerarii, ossia i membri a pieno titolo e 8 Sopranumerarii, che possono supplire in caso di assenza o di impedimento dei Numerarii, e che - con precedenza al più anziano - transitano al Collegio dei Numerarii quando qualcuno di costoro decede o cessa.
La rubrica successiva De doctoribus supernumerariis determina questo secondo gruppo e, a margine, la glossa avverte: Sunt supranumerarii 8 (c. 2r).
Un terzo elenco di Juniores, meno rigidamente previsto dallo statuto, mostra comunque i nomi di coloro che aspirano alla carriera nel Collegio.
La storia dell’Università nell’avvicendarsi dei suoi docenti
Come è caratteristico di questa tipologia documentaria, la scrittura dei primi nomi si deve alla stessa mano che ha composto lo Statuto. Gli elenchi vengono poi proseguiti stratificando nel tempo nomi scritti da mani diverse. Compaiono sovente annotazioni circa la data di morte o il passaggio da un inquadramento giuridico all’altro. Talora una breve introduzione premessa ad un elenco spiega che esso viene composto su mandato del Rettore del Collegio in carica.
Questo rende gli elenchi delle matricole particolarmente vividi nell’esemplificare l’avvicendarsi della composizione del Collegio.
Dal Quattrocento …
All'inizio della matricola che elenca gli appartenenti al Collegio dei Giuristi, i primi 14 nomi dei Numerarii e i primi 8 nomi dei Supranumerarii sono scritti dalla stessa mano che ha copiato lo Statuto nelle prime 15 carte.
A c. 19r si leggono fra i nomi dei Numerarii anche autori rappresentati in questo percorso espositivo. Un esempio: Iohannes Maria Riminaldi (Gianmaria Riminaldi) è annotato qui quando viene promosso Numerarius. Ne viene segnata, da una mano posteriore, anche la data di morte: mo(r)tuus 13 Ian(uarii) 1497. Lo si trova citato anche nell’elenco dei Supranumerarii, dove una nota a margine di mano posteriore avvisa Ascendit e ne ripete la data di morte. Laureato a Ferrara nel 1460, egli risulta promotore di lauree (quindi iscritto al Collegio dei Giuristi) almeno dal 1466 e fino al 1496.
Nello stratificarsi della matricola, la grafia cambia in ragione del diverso autore del segno, ma anche in consonanza con i mutamenti generali della scrittura nella storia. La marcata impronta umanistica del XV secolo, che pure rimane il modello di riferimento in questo documento di rilevanza costitutiva del Collegio stesso, cede il passo ad una tendenza più corsiva, meno sorvegliata, ad un carattere di dimensione superiore e a più significative varianti individuali.
… al Seicento
Proseguendo verso i primi anni del Seicento, a c. 33r si possono riconoscere i nomi di Franciscus Trotus, Io(hannis) Bap(tis)ta Botus, Caesar Signorellus, Antonius Marcus, Iacobus de Aemilianus, Herculis Pigantes, Caesar Folianum, Hippolytus Merlus, tutti preceduti dall’appellativo D(omi)nus, riservato a persone autorevoli e a laureati in legge.
A fianco di alcuni sono annotate le cariche rivestite nel Collegio, assegnate per estrazione trimestrale come previsto dallo Statuto: Cesare Signorelli Prior extractus in Calendis Ianuarii 1636; Cesare Fogliani extractus Prior kal(endis) Maii 1640. Ancora una volta si riscontra quella stratificazione di nomi e fatti rilevanti per il Collegio che caratterizza la matricola.
Ritroveremo questi stessi nomi nella prossima sezione, in un documento a stampa che espone gli incarichi accademici di insegnamento.
Per approfondire
Vincenzo Caputo, Gli statuti del Collegio ferrarese dei dottori utriusque juris (sec. XV), Ferrara, Università degli Studi di Ferrara, 1953
Giuseppe Pardi, Titoli dottorali conferiti dallo studio di Ferrara nei sec. XV e XVI, rist. anast. dell'ed. Lucca: 1900, Bologna, Forni, 1970
Giuseppe Pardi, Lo Studio di Ferrara nei secoli XV e XVI, rist. anast. dell’ed. 1903, Bologna, Forni, 1972
In Archivio
La Matricola del Collegio dei Giuristi ferraresi è conservata nel seguente volume manoscritto, che si trova nell'Archivio Storico dell'Università di Ferrara.
Il volume contiene vari elementi fra i quali, appunto, la Matricola: essa si legge alle carte 19r e 19v, 21v, 26v-42r, 43r-45v, 47v-52r e 55r-62v.