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Fulvio Pacciani

(Modena, ? - 1613)

Nato a Modena (probabilmente negli anni ’50 del XVI secolo), studia a Ferrara, dove prima si addottora e poi esercita la docenza (il 1574 è la prima data certa che lo riguarda e segnala l’insegnamento di Istituzioni). In seguito si sposta a Sabbioneta, al servizio di Vespasiano Gonzaga in qualità di auditore e consigliere. Nel 1591 Alfonso II lo richiama a Ferrara per averlo come giudice del suo Consiglio di Giustizia, elevandolo poi al grado di consigliere di Segnatura, incarico confermato poi a Modena dal duca Cesare. Proprio a Modena Pacciani subisce la supremazia politica del Laderchi, al quale si oppone senza successo. Progressivamente marginalizzato nella Corte estense, nel 1604 si trasferisce a Siena, dove esercita l’incarico di capitano di giustizia sino al 1609. Infine, dopo un breve periodo di insegnamento a Ferrara, torna nella sua Modena, dove muore il 25 febbraio 1613. La sua opera più apprezzata è il Tractatus cui incumbat onus probandi, pubblicato in due volumi a Venezia nel 1594, alla cui edizione si affiancano quelle di Francoforte, apparse tra il 1595 il 1691. La sua rinomanza in Germania è provata dalla raccolta di Consilia, responsa, relationes et allegationes iuris circa feuda, contractus et ultimas voluntates, edita ad Augsburg nel 1605, e un Tractatus de appellationibus, edito a Francoforte nel 1663. Va infine ricordata un’opera di scienza politica composta in volgare, Dell’arte di governare bene i popoli, et di fare che il Principe in un medesimo tempo sia temuto et amato, pubblicata a Siena 1607 e dedicata a Ferdinando I dei Medici.

CT

 

Per approfondire

Carmelo Elio Tavilla, La favola dei Centauri. “Grazia” e “giustizia” nel contributo dei giuristi estensi di primo Seicento, Milano, Giuffrè, 2002, passim

DBGI: Raffaele Volante (vol. II, p. 1479)

 

Nelle biblioteche

Lodovico Vedriani, Dottori modonesi di teologia, filosofia, legge canonica, e ciuile, Modena, Andrea Cassiani, 1665, in-4° (BGUMo, FA Triani 63/2), dettaglio della c. O6r.