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Antonio e Paolo Gadaldini

Antonio (Villa d'Orgna, circa 1478 - Modena, 1568)
Paolo (Modena [?], 1533-1593)

I Gadaldini hanno un ruolo dominante nella vendita e stampa di libri a Modena nel ’500. A
partire dal 1544, quando inizia l’attività della stamperia, la percentuale di loro edizioni
rispetto al totale delle modenesi supera il 90%. All’inizio del ’600 sono ancora attivi, ma i
protagonisti in città ormai sono altri.
Antonio Gadaldini, di origine bergamasca, nato intorno al 1478, è presente a Modena
almeno dal 1515, inizialmente come libraio. A lui ci si rivolge per libri tecnici, abecedari,
grammatiche, per immagini religiose, libri d’intrattenimento, testi dell’amministrazione
cittadina, giurisprudenza, classici, libri di argomento religioso. Da questi ultimi, e dalle
convinzioni del libraio, nasceranno i problemi. Nella libreria circolano infatti i principali testi del
dissenso religioso: tra gli altri, Il beneficio di cristo.
Il genere d’edizioni prodotte dalla stamperia è vario quanto quello dei libri fino allora messi
in vendita. Nonostante le richieste rivolte ai conservatori modenesi per la stampa dei nuovi
statuti del 1546, i testi ufficiali dell’amministrazione cittadina passeranno ai Gadaldini
soltanto dal 1555, quando lascia Modena Giovanni Niccoli, alla cui stamperia si erano affidati i conservatori della
città.
Nella prima pubblicazione con una data certa, la Stadera del formento (1544), figura la
marca tipografica che contraddistingue i Gadaldini: bambino, gigli, tartaruga. E nei loro libri
compaiono diversi legni di origine veneziana, iniziali, cornici, vignette, fregi, acquisiti
direttamente o attraverso stampatori modenesi precedenti.
Antonio Gadaldini torna a Modena nel 1560 dopo anni nelle carceri dell’Inquisizione,
l’attività è già passata agli eredi. Muore nel 1568.
Notevole il ruolo che tra i successori assume il nipote Paolo (m. 1593). Insieme ai fratelli o
sotto il suo solo nome, stampa più della metà delle edizioni cinquecentesche oggi note della
famiglia. Arricchisce anche in modo significativo il corredo di matrici xilografiche a
disposizione della stamperia.

Una cornice xilografica di origine veneziana identifica gli in-folio dei Gadaldini tanto quanto la marca del bambino sulla tartaruga. La troviamo sui frontespizi delle tante loro edizioni di argomento giuridico-statutario, tra le quali la raccolta di Gride ducali, prouisioni, gratie, et ragioni della città di Modona, stampate probabilmente nel 1575, ed il Libro delle prouisioni, decreti, instromenti, gratie ... per beneficio della magnifica città di Modona del 1578.

AL, LM

 

Per approfondire

EDIT16, Gadaldini, Antonio

EDIT16, Gadaldini, Paolo

DBI, Alessandro Pastore (1998), Gadaldino, Antonio

Ernesto Milano, La stampa a Modena nel Cinquecento in La Stampa in Italia nel Cinquecento: atti del convegno: Roma, 17-21 ottobre 1989, I, Roma, Bulzoni, 1992, pp. 487-500

Giorgio Montecchi, Aziende tipografiche, stampatori e librai a Modena dal Quattrocento al Settecento, Modena, Mucchi, 1988

Giorgio Montecchi, Gadaldini, Antonio e Gadaldini, Paolo, in Dizionario dei tipografi e degli editori italiani, Il Cinquecento, II, diretto da Marco Menato, Ennio Sandal, Giuseppina Zappella, Milano, Editrice Bibliografica; Trieste, Libreria antiquaria Drogheria 28, 2020, pp. 16-22 e 25-26

Università di Modena e Reggio Emilia, CSBA - Fondi antichi, I Gadaldini, a cura di Andrea Lodi

 

Nelle biblioteche

Marca tipografica dei Gadaldini: putto con due gigli in mano a cavallo di una tartaruga, in cornice.