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Gianmaria Riminaldi

(Ferrara, 1434-1497)

Nativo di Ferrara, compie gli studi giuridici probabilmente tra Bologna e la città natìa ove può seguire gli insegnamenti di rinomati giuristi come Alessandro Tartagni e Francesco Accolti. Sempre a Ferrara si addottora in utroque iure nel 1460 con un altro importante maestro, Angelo Gambiglioni. Pur insegnando per tutta la vita nello Studium ferrarese la sua fama gli procura numerosi inviti a insegnare presso gli studi di Padova, Bologna e Firenze i quali sono tutti rifiutati dallo stesso Riminaldi. Il suo forte legame con la città di Ferrara e con lo stesso duca Ercole I d’Este, infatti, ne fa una figura importantissima anche per la vita delle istituzioni cittadine e per la difesa delle istanze di casa d’Este in numerose questioni giuridiche e nelle dispute territoriali con la rivale Venezia. Esponente della cultura giuridica tradizionale, è giurista apprezzato sia per l’insegnamento che per l’attività pratica che lo rende noto soprattutto per la sua estesa produzione di consilia, richiesti non solo nell’area estense ma anche al di fuori di essa.

MP, SM

Gianmaria Riminaldi, Lectura aurea ... super prima C nouiter in lucem edita, Sermide, Lorenzo Rossi, 1502, in-fol. (BSM, 2 J.rom.c. 256 - urn:nbn:de:bvb:12-bsb10146345-7).

Per approfondire

DBGI: Francesco D’Urso (vol. II, p. 1692)

DBI: Francesco D’Urso (2016)

 

Nelle biblioteche

Jacopino e Gian Maria Riminaldi, Consiliorum volumen primum [-tertium], Lyon, 1558, in-fol., link al catalogo BiblioFe

Gian Maria e Jacopino Riminaldi, Consiliorum, siue responsorum ... volumen quartum, Venezia, Damiano Zenaro, 1579, in-fol., link al catalogo BiblioFe