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I commentaria

I commentari alle fonti del diritto romano raccolte nel Corpus Iuris Civilis di Giustiniano (compilazione del VI secolo d.C.) e alle fonti canonistiche (il Decretum di Graziano del 1140 e le Decretales del XIII secolo) sono opere fondamentali per la scienza giuridica medievale. In essi i doctores iuris spiegano, analizzano ed interpretano quei testi giuridici ritenuti autorevolissimi tanto per la raffinatezza tecnica degli istituti trattati quanto per la sapienza giuridica che li ha ispirati. Il loro metodo di lavoro tuttavia, grazie ad un uso raffinato di strumenti logico-argomentativi (richiami e confronti continui con le opinioni di altri giuristi; analisi di questioni; distinzioni; specificazioni in casi; eccezioni; analogie; etc.), permette ai commentatori di utilizzare le fonti solo come una piattaforma autoritativa da cui partire, un riferimento testuale e lessicale dal quale poi ricavare, con grande libertà interpretativa, regole ed istituti giuridici nuovi capaci di rispondere alle mutate esigenze sociali ed economiche dell’età bassomedievale.

I commentaria, pertanto, non si limitano ad una semplice spiegazione dei testi romani e canonici, ma contribuiscono in modo essenziale alla creazione dello ius commune medievale, ovvero del diritto applicato in tutta l’Europa cristiana fino alla formazione degli stati nazionali.

MP

 

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Felino Maria Sandeo, Pars prima operum Felini Sandei … ... in quinque libros decretalium, commentaria eruditissima, Lyon, 1548, in-fol. (BGUFe ANTICO L4 Armadio 5 GF-ANAST 07), c. a1r.

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