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I tractatus

I trattati pubblicati nel basso medioevo, a partire dal XIII secolo, hanno come oggetto un tema anche ampio ma comunque circoscritto (come nel caso dei tractatus de maleficiis che affrontano la materia della giustizia criminale) o un istituto giuridico specifico (ad esempio, il testamento, la prescrizione, la donazione, il matrimonio, la tortura, il duello).

A differenza dei commentari, nei quali l’esposizione degli argomenti segue l’ordine del testo romano giustinianeo o del corpus canonistico, nei trattati il giurista sceglie liberamente come affrontare la materia.

L’apparato di fonti romano-canoniche, casi, consuetudini e opiniones di giuristi su cui si regge la trama discorsiva dei trattati resta quello consueto del diritto comune.

L’importanza di tali opere consiste proprio nella capacità dell’autore di approfondire un oggetto specifico di indagine, contribuendo così al raffinamento tecnico e dogmatico dei diversi istituti giuridici.

MP

 
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Bartolomeo Bertazzoli, Tractatus clausularum instrumentalium, Venezia, Fioravante Prati, 1598, in-fol. (BGUFe ANTICO L4 Armadio 4 0443), c. [pigreco]1r.

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