Carlo Ruini
(Reggio Emilia, circa 1456 - Bologna, 1530)
Nato a Reggio Emilia nel 1456 (probabilmente), studia diritto a Ferrara prima e poi a Pisa, dove si addottora nel 1484 sotto la guida di Bulgarino Bulgarini e Bartolomeo Socini. Grazie all’aiuto di Felino Sandeo, esercita la docenza a Pisa, per poi passare a Ferrara, a Pavia, a Padova e infine, nel 1511, a Bologna, dove resterà sino alla morte, avvenuta nel 1530. Nella città felsinea acquisisce un prestigio sociale enorme, a cui corrisponde un sostanzioso riconoscimento economico. Molteplici i rapporti con i duchi estensi, a cui offre consulenza giuridica e diplomatica nei momenti più drammatici per la vita del ducato. Ancor più fitto l’intreccio di interessi che lo lega alla città natale di Reggio Emilia, alla cui difesa non esita a porsi allorché i duchi estensi ne minacciano l’autonomia e le prerogative. Ruini deve la sua fama (e la sua ricchezza) soprattutto alle consulenze, la cui autorevolezza lo proietta nell’empireo dei consiliatores più celebri. In vita, Ruini non si curerà mai di ordinare e pubblicare i suoi innumerevoli consilia, i quali saranno invece raccolti dopo la sua morte dagli allievi, Girolamo Prevedelli prima e Giulio Scarlattini poi: un Volumen consiliorum et responsorum, in 5 libri, sarà pubblicato a Lione tra il 1546 e il 1557 e poi riedito a Venezia nel 1571.
Per approfondire
Marco Cavina, Carlo Ruini. Un’autorità del diritto comune fra Reggio Emilia e Bologna, fra XV e XVI secolo¸ Milano, Giuffrè, 1998
DBGI: Marco Cavina (vol. II, pp. 1758-1759)
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