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Lo Statuto dei Giuristi

Che cos’è lo Statuto dei Giuristi?

Lo Statuto istituisce e regola il Collegio dei Giuristi che cura l’insegnamento delle discipline giuridiche, definendone le modalità di accesso e di funzionamento, compresa l’elezione del Priore. Si determinano inoltre le regole con cui si svolge l’esame di dottorato, compresi gli oneri economici a carico degli studenti e lo stipendio dei docenti membri del Collegio. Sono previste delle figure di controllo amministrativo (i Sindaci), un notaio e un bidello.

In qualità di documento fondante, lo Statuto è composto con impaginazione, scrittura e attenzione decorativa particolarmente curate. Al testo normativo è anteposto un proemio, recante i valori fondativi e la celebrazione della costituzione statutaria.

Il manoscritto quattrocentesco conservato nell’Archivio Storico dell’Università di Ferrara contiene anche la matricola degli iscritti al Collegio e successive stratificazioni normative sugli stessi argomenti.
 

Un documento importante richiede una bella scrittura e pregevoli decori

Proprio per la solennità e il valore simbolico dello Statuto, solitamente il testo è redatto con particolare cura, in ordinata grafia umanistica. Sovente la prima pagina è decorata, con capilettera ricercati.

Qui a fianco si può vedere che il proemio di questo Statuto reca una cornice decorata a «bianchi girari», di gusto tipicamente umanistico, dove - nell’apparente semplicità compositiva - una sapiente campitura colorata degli sfondi restituisce un effetto di grande equilibrio. Raffinato il capolettera dorato della prima pagina, che si combina con il fregio della cornice. Nella parte inferiore, una figura femminile si affaccia da un tondo di verde fogliame.

Nel seguito del testo, di cui si propone qui sotto la riproduzione integrale, sia pure in forma minore, viene mantenuto un aspetto ornato per i capilettera e per i titoli delle rubriche, in questo caso alternando inchiostro rosso e blu, mentre il testo è color seppia. Nei margini, delle maniculae o delle glosse di mani posteriori testimoniano l’uso del manoscritto nel tempo.
 

I notai, garanti di autenticità e autorevolezza

La validità giuridica delle scritture dipende sia dal contesto della loro formazione che dall’autorevolezza assegnata alla figura del notaio. Grazie alla specifica competenza giuridica, egli riveste, tanto nell’ambito delle relazioni tra privati quanto in quelle pubbliche, un ruolo di controllo e supporto nella formulazione dei testi quanto un decisivo validatore dell’autenticità - e di conseguenza autorevolezza - dei testi che recano le sottoscrizioni notarili.

Le istituzioni collegiali, siano magistrature di matrice comunale, corporazioni di mestiere o - come in questo caso - collegi professionali, prevedono statutariamente la presenza di uno o più notai appositamente incaricati.

Se la prima formazione dello Statuto riceve dall’approvazione del principe la sua forza, le successive modifiche o stratificazioni vengono aggiunte spesso di seguito allo stesso manoscritto, a cura del notaio del Collegio; talora recano le formule di sottoscrizione notarile che ne accertano l’affidabilità. È uso che ogni notaio crei un proprio signum, un vero e proprio marchio, contrassegno immediatamente riconoscibile del processo giuridico di pubblica fede da attribuire al documento.

Si vedono alle cc. 64v e 65v alcuni esempi di trascrizione notarile degli addenda allo Statuto; particolarmente ornati e gradevoli quelli completi di sottoscrizione di metà Settecento.

ET

 

Per approfondire

Franco Edoardo Adami, L'insegnamento del diritto canonico nello Studio di Ferrara tra il XV e il XVI secolo, in Per una storia dell’Università di Ferrara, estratto da «Annali di storia delle Università italiane», VIII, 2004, pp. 11-34

Vincenzo Caputo, Gli statuti del Collegio ferrarese dei dottori utriusque juris (sec. XV), Ferrara, Università degli Studi di Ferrara, 1953

Giuseppe Pardi, Lo Studio di Ferrara nei secoli XV e XVI, rist. anast. dell’ed. 1903, Bologna, Forni, 1972

Paolo Rosso, Officia e pratiche di produzione e conservazione di documenti nello Studium generale, in Almum Studium Papiense. Storia dell’Università di Pavia, I: Dalle origini all’età spagnola, t. II: L’età spagnola, a cura di D. Mantovani, Milano, Cisalpino, 2013, pp. 1265-1278

 

In Archivio

Lo Statuto del Collegio dei Giuristi ferraresi è conservato nel seguente volume manoscritto, che si trova nell'Archivio Storico dell'Università di Ferrara.

Il volume contiene vari elementi, fra i quali, appunto, lo Statuto: esso si legge alle carte 1r-18v, 20r-21r e 22r-23r.

Statuto e privilegi del Collegio dei Giuristi ferraresi, ms., membr., 1456?-1742 (ASUFe, Serie 24 Collegio dei Giuristi (1456-1745), Sottoserie 24.1 Statuti e privilegi (1456-1745), n. 1), c. 1r.