LUDOVICO CATO, Ludouici Cati equitis ac iurisconsulti Ferrariensis Benivola et familiaris ad claris. iurisconsul. Andr. Alciatum in interpretatione l. quinque pedum C. fi. regum admonitio (Ferrariae, per Franciscum Rubeum de Valentia, 1533 die. 14. mensis Septembris), in-4° (coll.: BGUFe, ANTICO L4 Armadio 5 0819 02), c. I2v (colophon recante le informazioni sull’edizione). La marca tipografica sottostante il colophon raffigura due serpenti, intrecciati, entro le iniziali del tipografo («F.R.»); in alto, una mano con un paio di forbici è in procinto di tagliare la lingua di uno dei due serpenti, mentre quella dell’altro è già stata recisa. Il motto nel cartiglio recita «Dilexisti malitiam super benignitatem» (simile a Edit16, CNCM 1472).
Media
Titolo
LUDOVICO CATO, Ludouici Cati equitis ac iurisconsulti Ferrariensis Benivola et familiaris ad claris. iurisconsul. Andr. Alciatum in interpretatione l. quinque pedum C. fi. regum admonitio (Ferrariae, per Franciscum Rubeum de Valentia, 1533 die. 14. mensis Septembris), in-4° (coll.: BGUFe, ANTICO L4 Armadio 5 0819 02), c. I2v (colophon recante le informazioni sull’edizione). La marca tipografica sottostante il colophon raffigura due serpenti, intrecciati, entro le iniziali del tipografo («F.R.»); in alto, una mano con un paio di forbici è in procinto di tagliare la lingua di uno dei due serpenti, mentre quella dell’altro è già stata recisa. Il motto nel cartiglio recita «Dilexisti malitiam super benignitatem» (simile a Edit16, CNCM 1472).